Le città dell'area Adriatica
Copertino
Il centro di Copertino venne fondato intorno all’anno Mille dagli abitanti di vari centri limitrofi sopravvissuti alla distruzione da parte dei Saraceni nel 942. Nel centro storico spicca il Castello progettato dall’architetto Evangelista Menga per volontà di Alfonso Castriota e completato nel 1540, inglobando una fortezza sorta in epoca normanna ed ampliata successivamente dagli Angioini. Il maiero ha pianta quadrangolare con quattro possenti bastioni angolari a punta lanceolata. A Copertino si può ammirare la Chiesa Matrice della Madonna della Neve, la cui struttura originaria fondata nel 1088, ma completamente rifatta nel Settecento. Interessante l’interno con il pregevole affresco della Vergine delle Nevi. Nella facciata principale, di recente, è stata inserita una porta bronzea in cui è ricordata la storia della Basilica. La torre campanaria, costruita nel 1597 secondo un progetto di Evangelista Menga, è alta 35 metri. La torre ha base quadrata ed è suddivisa in due ordini: il primo caratterizzato dalla semplicità volumetrica, il secondo da una forte incidenza scultorea. Interessante anche ilSantuario di San Giuseppe da Copertino e la Chiesa di Santa Maria di Casole.
Nardò
Un tempo centro dell’antica cività Messapica, oggi Nardò rappresenta un gioiello dell’arte barocca. Il centro storico infatti conserva vari palazzi, piazze e numerose chiese che testimoniano l’indiscusso valore religioso e artistico di una cittadina diventata già nel 1413 sede di diocesi. Da vedere la raffinatissima Piazza Salandra con la splendida Guglia dell’Immacolata di origine quattrocentesca e il Palazzo dell’Università o di Città, di età tardo barocca; la Cattedrale, il Castello Acquaviva, la Chiesa di San Domenico, la Chiesa di San Trifone, la Chiesa di Sant’Antonio e il monumento dell’Osanna nei pressi di Porta San Paolo. In piazza Salandra sorge anche Il Sedile risalente al XV secolo e voluto dalla famiglia Acquaviva, che presenta sulla facciata rococò le statue di San Gregorio Armeno, San Michele Arcangelo e Sant’Antonio Abate. Interessante anche il Teatro Comunale realizzato da Quintino Tarantino sul finire del XIX secolo.
Galatone
Il centro di Galatone venne fondato intorno all’anno Mille, ma assunze una certa importanza a partire dal periodo normanno quando la cittadina venne dotata di fortificazioni rispondenti alla politica militare del tempo. Quelle stesse fortificazioni sono testimoniate oggi dalla torre orsiniana posta accanto al cinquecentesco Palazzo Marchesale. Alla fine del XII secolo Galatone passa dai Normanni agli Svevi con alterne fortune. Tra imonumeti più importanti si trova il Palazzo Marchesale, antica sede dei feudatari già dal XVI secolo, conserva ancora oggi la facciata decorata con un ricco portale e delle eleganti finestre decorate con motivi floreali e mascheroni. L’adiacente torre orsiniana a pianta quadrata è invece più remota e fu realizzata per assolvere a compiti difesivi. Da vedere anche la Chiesa di Maria SS. Assunta, costruita sul finire del Cinquecento con pianta a croce latina, conserva al suointerno pregevoli tele tra cui spicca la ” Crocifissione” opera di Antonio Donato d’Orlando. L’adiacente Campanile a tre piani a forma di prismi sovrapposti fu probabilmente realizzato dal Tarntino nel Seicento. Interessante ilSantuario del Crocefisso realizzato nel pieno Seicento in stile tardo barocco probabilmente su disegno di Giuseppe Zimbalo.
Santa Caterina
La marina di Santa Caterina è un piccolo centro balneare facente parte della riviera di Nardò. Il centro di grande valore ambientale e natualistico presenta una lussureggiante vegetazione ricca di pinete oltre a grotte naturali ed un mare cristallino. Due torri oggi delimitano il centro e ricordano il complesso sistema di difesa e avvistamento costiero voluto da Carlo V per respingere gli attacchi dei Turchi: “Torre di Santa Caterina” che guarda verso l’abitato moderno e “Torre Dell’Alto” che segna il confine con la riserva naturale di Porto Selvaggio. Lungo la costa di Santa Caterina si aprono numerose grotte e cavità naturali, molte delle quali si sono rivelate preziose perché hanno permesso il rinvenimento di fossili e di reperti preistorici. Tra queste, ricordiamo la Grotta del Capelvenere, situata ai piedi del dirupo che chiude a nord il paese. Durante la stagione estiva, Santa Caterina è un luogo molto frequentato dai turisti.
Santa Maria al Bagno
Il paesino di Santa Maria al Bagno venne fondato in epoca messapica per farvi approdare le navi nei momenti di burrasca. Nel periodo magno-greco fu utilizzato dagli abitanti di Nardò come scalo commerciale, a testimoniananza di ciò recentemente è stato scoperto il relitto di una nave risalente al III secolo a.C. con un ricco carico di anfore greco-italiche. Nel periodo Medioevale subì numerose incursionie e saccheggi; per porvi rimedio nel Cinquecento Carlo V varò un programma di difesa delle coste attraverso la costruzione di una lunga catena di torri di avvistamento. A quel periodo risale infatti la vicina Torre del Fiume di Galatena, così chiamata perché costuita nelle vicinanze di un piccolo corso d’acqua, oggi non più esistente, utilizzato dai pirati per rifornirsi d’acqua dolce. In realtà, la Torre del Fiume è molto più conosciuta con il nome di Quattro Colonne, perché solo i quattro angoli sono rimasti in piedi rendendo la costruzione particolare e differente da tuttle le altre torri costiere. In secoli più recenti, vista la bellezza del mare e della sua costa, i signori di Nardò incominciarono a costruirvi le loro dimore estive, ubicate a qualche centinaio di metri dal mare. Oggi Santa Maria al Bagno è nota come centro balneare di alto livello.
Gallipoli
Fondata, secondo la tradizione, dallo spartano Leucippo, la città di Gallipoli deriverebbe il suo nome dal greco kalé polis, città bella. Alla città moderna (il Borgo), tramite un ponte seicentesco, si collega il borgo antico, collocato su un isolotto e racchiuso tra antiche mura su cui si staglia il Castello. L’impianto urbanistico, strutturato attraverso l’intreccio delle vie strette e tortuose, ricorda quello islamico; esso risale infatti al periodo della dominazione saracena, nel 900 d. C.
Nota per le sue tradizionali case a corte e per i lunghi balconi (meniani), la città manifesta il suo gusto rinascimentale e barocco nella cosiddetta Fontana Greca e nella preziosa Cattedrale dedicata alla martire catanese Sant’Agata.
Porto Cesareo
Il piccolo borgo marinaro di Porto Cesareo si trova sulla costa Ionica tra distese di sabbia bianchissima. Le recenti scoperte archeologiche hanno messo in evidenza che la località venne fondata nell’età del Bronzo. Statuette votive e tanti reperti risalenti alla magna Grecia attestano il periodo in cui i marinai greci facevano rotta verso il Salento per stanziarvisi. Il nome, invece, deriverebbe dal latino Portus Sasinae, probabilmente da ricollegare agli abitanti di Saseno: un’isola albanese non lontana da Valona. Da vedere la Torre Cesarea con la vicina Torre Lapillo, testimonianze di un passato di scorribande e soprusi da parte dei pirati che giungevano dal mare per saccheggiare tutto ciò che la terra poteva offrire. Interessante anche il Museo di Storia Naturale Marina e della Pesca meglio conosciuto come Museo di Biologia Marina.
Paesaggi e aree naturali
Parco dei Fossili e Museo Malacologico e delle Argille – Cutrofiano
Il Parco dei Fossili sorge in località “Cava Lustrelle”. L’area della cava, recuperata alla fine degli anni Settanta in seguito ad un rimboschimento e al ripristino di un sentiero continuo all’interno, era già nota agli ambienti scientifici nazionali e internazionali. Nel 2008 ha assunto una valenza ancora maggiore in seguito alla scoperta di una specie nuova: il mollusco Leptochiton Serenae. Adiacente al parco si trova un piccolo edificio databile al XVII secolo adibito a Museo Malacologico e delle Argille. La piccola struttura espositiva è divisa in due sale: nella prima vi è una raccolta fossili di molluschi (gasteropodi, bivalvi, scafopodi); la seconda sala ospita un grande plastico dell’intera Cava Lustrelle in sezione e la ricostruzione di uno strato di argilla azzurra. L’intera struttura rappresenta uno dei pochissimi esempi in Italia di recupero ambientale di cava dismessa, per fini scientifico-didattici.
Parco dei Fossili e Museo Malacologico e delle Argille
Comune: Cutrofiano
Categoria: Parco Naturale
Indirizzo: Strada Statale Aradeo-Cutrofiano, Cutrofiano
Telefono: 0833/512461, E-mail: bibliotecacutrofiano@virgilio.it
Sito web: www.japigia.com
Apertura al pubblico: su appuntamento
Ingresso: gratuito
Arte e cultura
Chiesa di Santa Maria di Casole – Copertino
La Chiesa di Santa Maria di Casole a Copertino è sorta per opera dei Monaci basiliani intorno al 1200 nei pressi dell’antico villaggio agricolo di Casole. Del vecchio convento dei Basiliani rimangono alcune strutture con affreschi nella cappella romanica a tre navate, una parte del mosaico pavimentale della sacrestia, una necropoli e tracce di costruzione scavate nella roccia. Il complesso venne pesantemente danneggiata a seguito di attacchi turchi. Le strutture furono ricostruite nel Cinquecento e sono quanto oggi visibile ad eccezione della copertura a volta ancor più recente poichè realizzata nel 1668. Dell’intero complesso permangono all’interno alcuni altari sulle navate laterali ed il coro. La struttura religiosa non va confusa con la Chiesa di San Nicola di Casole, realizzata sempre dai basiliani ed oggi quasi completamente in rovina.
Santuario di San Giuseppe da Copertino – Copertino
Realizzato sul fine del periodo barocco, il Santuario di S.Giuseppe da Copertino conserva ancora oggi l’elegante facciata curvilinea e la grande cupola. La struttura è ad aula unica intorno alla quale si snodano gli altari, con l’altare maggiore posto in linea con l’ingresso. Di fronte alla chiesa si trova quella che la tradizione popolare ritiene la casa del santo, meta di pellegrinaggi da parte dei devoto. Ogni 18 settembre, nel corso della festa in onore del santo, si tiene la cosiddetta Intorciata cioè una lunga processione che attraversa le più importanti vie dell’abitato accompagnata con canti liturgici. S.Giuseppe da Copertino è noto per essere il “Santo che vola” poichè secondo la tradizione aveva la capacità di librarsi in volo dopo un periodo di digiuno e preghiera; motivo per il quale è considerato il protettore degli aviatori.
Castello Acquaviva – Nardò
Il Castello di Nardò fu la dimora dei duchi Acquaviva d’Aragona. La costruzione sorse per volere di Giovanni Antonio Acquaviva nel vecchio Pittaglio Sant’Angelo e si data tra il XVI e il XVII secolo e segnò il passaggio dalla dominazione angioina a quellaaragonese. Probabilmente l’edificio fu concepito come ampliamento di una costruzione precedente, e si caratterizzò con un impianto quadrangolare cinto da mura e circondato da un profondo fossato. Di notevole interesse sono i poderosi torrioni a mandorla dei quali il più conservato è quello verso la via estramurale. Rimaneggiato completamente per essere trasformato in residenza nobile da Luciano Personé, il castello è attualmente adibito a sede Municipale. La facciata ottocentesca conserva ancora la decorazione a bugnato. La struttura presenta affinità per l’impostazione planimetrica e per gli elementi decorativi con i castelli di Otranto e di Corigliano, realizzati pochi anni prima di quello di Nardò.
Cattedrale – Nardò
Comune: Nardò
Indirizzo: Via XXVLuglio
Tel: +39 0833 562440
Tipologia: Architettura militare
Periodo: Medievale
Orari di apertura: su prenotazione
Cattedrale – Nardò
Fondata presumibilmente tra il VII e il XI secolo ad opera dei monaci Basiliani, la Cattedrale di Nardò oggi si presenta nella sua veste settecentesa. La struttura originaria dedicata a Sancta Maria de Nerito subì frequenti rimaneggiamenti a causa di diversi terremoti che colpirono la zona tra il XII e il XIII secolo. Con la conquista normanna della città, avvenuta nel 1055, i monaci basiliani vennero lentamente sostituiti dai benedettini, ai quali furono affidati il monastero e la chiesa. Fu infatti nel 1080 che il conte normanno Goffredo fece ricostruire sui resti della preesistente chiesa basiliana, una nuova chiesa che per decisione di Urbano II venne dedicata a Maria SS. Assunta. Le tre navate interne dell’edificio attuale sono scandite da archi gotici su di un lato e archi romanici sull’altro. All’interno della Cattedrale sono conservate alcune tele del Sanfelice e altre attribuite a grandi maestri della pittura meridionale, tra cui la Madonna del Carmine dipinta da Paolo De Matteis ed un antico Crocifisso in legno di cedro risalente al XIII secolo.
Cattedrale – Nardò
Comune: Nardò
Indirizzo: Piazza Pio XI
Tel: +39 0833 838308
Categoria: Architettura religiosa
Tipologia: Architettura religiosa
Periodo: Settecento
Orari di apertura: tutti i giorni dalle 7:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 17:30.
Musei
Museo civico Messapico – Alezio
Inaugurato nei 1982, il Museo Civico Messapico è ospitato nelle splendide sale di palazzo Tafuri ad Alezio. Il museo raccoglie numerosi corredi funerari rinvenuti spesso in maniera occasionale nella cittadina e nel vicino centro di Monte d’Elia. Gli oggetti che compongono i corredi sono soprattutto ceramica acroma o decorata a motivi geometrici di produzione locale, collocabili tra il IV e il III secolo a. C. Di notevole interesse sono la documentazione epigrafica e la vetrina con gli splendidi gioielli in oro del I secolo a.C. Antistante il Museo è il parco archeologico all’aperto, dove si possono ammirare diverse tipologie di tombe messapiche, databili tra il VI e il II secolo a. C. Nel museo è presente un grande plastico che riproduce in scala la necropoli di Monte D’Elia, posto al centro della sala ottagonale, circondato da vetrine e pannelli didattici.
Museo Civico Messapico
Comune: Alezio
Categoria: Archeologico
Indirizzo: Via Kennedy, Alezio
Contatti Tel: 0833/282402 Fax: 0833/282340
E-mail: bibliotmuseo@alice.it
Apertura al pubblico: martedì, giovedì e sabato 17.00 – 19.00
Ingresso: gratuito
Museo Civico “Emanuele Barba” – Gallipoli
Il Museo Civico di Gallipoli venne istituito nell’ottocento e il suo allestimento espositivo attuale rispecchia ancora quello originale, conferendo alla struttura importanza non solo per le collezioni ospitate ma anche per l’interesse museografico della stessa. Il primo nucleo del museo fu la collezione privata di reperti archeologici raccolti da Emanuele Barba (1819 – 1887) alla quale si aggiunsero acquisizioni e lasciti nel corso del tempo. Il museo, infatti, raccoglie una serie di oggetti che spaziano dall’archeologia alle scienze naturali fino alla sezione storico-artistica con tele di artisti salentini attivi tra il XIX e XX secolo. Di particolare interesse la sezione numismatica, che raccoglie monete, medaglie e cartamoneta dall’età classica al XX secolo. Nella struttura è presente anche il fondo librario antico, che include incunaboli, cinquecentine, manoscritti, documenti e materiale iconografico e topografico riguardante storia e famiglie locali, oltre a edizioni di pregio d’ambito salentino e napoletano.
Museo Civico “Emanuele Barba”
Comune: Gallipoli
Categoria: Artistico
Indirizzo: Via Antonietta De Pace, Gallipoli
Telefono: 0833/264224, E-mail: museocultura@comune.gallipoli.le.it
Sito web: www.museocivicogallipoli.it
Apertura al pubblico: martedì, mercoledì e giovedì: 10,00 -13,00; venerdì, sabato e domenica 10,00 – 13,00 e 15,30 -17,00;
Ingresso: 1 € solo piano terra; 3 € anche sala anatomia patologica
Museo di Biologia Marina – Porto Cesareo
Il Museo di Biologia Marina di Porto Cesareo (già Museo di Storia Naturale Marina e della Pesca) ha avuto come nucleo principale la collezione dei Pietro Parenzan che è stata incrementata negli anni dalle donazioni del professor Kuiper di Parigi e del dottor Torchio di Milano. Il Museo, che raccoglie oltre 900 reperti, è nato per trasmettere al visitatore notizie relative all’habitat e alle abitudini di vita degli organismi e dei pesci che popolano i fondali salentini. Le collezioni di molluschi marini, dai micromolluschi a quelli di interesse economico, di antozoi, crostacei, echinodermi e un campionario pressoché completo di pesci dello Ionio fanno da cornice a raccolte di particolare interesse: i campioni dei mari tropicali con esemplari provenienti dal Mar Rosso e dall’Oceano Indiano, al collezione di pesci abissali dello Ionio, la collezione di esemplari mostruosi. Di grande impatto visivo la sala dedicata allo Squalo elefante pescato nel 2003 nelle acque di Porto Cesareo.
Museo di Biologia Marina
Comune: Porto Cesareo
Categoria: Naturalistico-scientifico
Indirizzo: via Vespucci 13, Porto Cesareo
Telefono: 0833/569502, E-mail: ferdinando.boero@unisalento.it
Apertura al pubblico: periodo invernale: 9.00 – 13.00 e 16.00 – 18.00; periodo estivo: 10.00 – 12.00 e 17.30 – 21.30
Ingresso: gratuito
Museo comunale della ceramica – Cutrofiano
Il Museo della Ceramica raccoglie tutta una serie di terrecotte tradizionali e ceramiche da collezione realizzate a Cutrofisno, ricco centro di produzione ceramica di antica origine e tuttora attivo. Il Museo si trova nello stesso edificio che ospita la Biblioteca e l’Archivio Storico Comunale. Le collezioni sono state arricchite gradualmente con numerosi acquisti e donazioni, raccogliendo materiali provenienti da tutta la Puglia e da altri centri italiani. I materiali, raccolti in quattro sezioni principali, sono esposti seguendo un ordine cronologico. Tra gli oggetti esposti vi sono brocche, piatti, acquasantiere, catini, mattonelle votive, albarelli oltre ad oggetti di uso quotidiano, fotografie d’epoca e maioliche prodotte a cavallo tra il seicento e l’ottocento.
Pinacoteca comunale
Comune: Cutrofiano
Categoria: Artistico
Indirizzo: Piazza Municipio 12, Cutrofiano
Telefono: 0833/512461, E-mail: bibliotecacutrofiano@virgilio.it
Apertura al pubblico: da lunedì a venerdì 9.00 -12.30 e 16.30 – 20.00
Ingresso: gratuito